In un precedente articolo abbiamo parlato dei redditi degli avvocati italiani nel 2019, riprendendo i dati del Rapporto 2021 sull’avvocatura, realizzato dal Censis in collaborazione con Cassa Forense. Il rapporto ha analizzato anche l’impatto dei Covid sugli avvocati italiani, attraverso un questionario online sottoposto nel dicembre 2020 a oltre 14mila avvocati.
Dall’indagine emerge un impatto dirompente della pandemia sulla professione, con 7 professionisti su 10 che vivono una situazione critica. Sul versante dei redditi degli avvocati già nel 2019 quasi la metà degli intervistati segnalava una riduzione del fatturato.
A questo sia aggiunge un accesso a misure di sostegno ritenute nella maggior parte dei casi inadeguate.
L’atteggiamento verso il futuro è di conseguenza incerto, con la maggior parte degli avvocati che prevede una situazione stabile o un peggioramento.
Redditi avvocati italiani: principali fonti di fatturato 2020
L’analisi delle fonti di fatturato mostra una forte concentrazione sull’assistenza giudiziale (63,3%). Seguono i servizi di consulenza, da cui deriva il 30,1% dei redditi degli avvocati italiani. Infine, le attività di mediazione e arbitrato, che generano il 6,6% del fatturato.
In oltre la metà dei casi i clienti principali sono persone fisiche – 51,9%. La restante parte è composta principalmente da:
- Piccole e medie aziende: 22,5%
- Enti e pubbliche amministrazioni: 7,4%
- Grandi aziende: 6,7%
Analizzando l’area di attività si riscontra una netta prevalenza di clientela locale, pari al 72,3%. La parte restante del fatturato si ripartisce negli ambiti:
- Regionale: 14,4%
- Nazionale: 11,2%
- Internazionale: 2,1%
Andamento redditi avvocati
In termini assoluti il reddito degli avvocati italiani nel 2019 ha registrato un aumento di poco inferiore al 2% rispetto all’anno precedente.
L’indagine campionaria mostra però una tendenza negativa già a partire dal 2019, con il 47,1% degli avvocati che ha segnalato una riduzione del fatturato. Circa un terzo dei rispondenti (29,1%) non ha riscontrato variazioni, mentre il 23,1% ha dichiarato un aumento del proprio fatturato nel corso del 2019.
Impatto Covid su avvocati italiani
Oltre il 70% degli intervistati segnala una situazione molto o abbastanza critica:
- Il 32,9% mostra maggiori difficoltà, legate all’incertezza e al poco lavoro
- Il 39,5% cerca di sopravvivere nonostante le difficoltà.
Meno di un terzo degli intervistati segnala una situazione stabile o positiva:
- Il 19,8% dice di non aver subito cambiamenti
- Il 7,3% segnala un miglioramento nella propria condizione professionale
- Solo lo 0,5% dice di trovarsi in una situazione molto positiva
Segnalano una condizione di maggiore criticità le donne avvocato e i professionisti che risiedono nelle regioni meridionali.
Tra gli avvocati che segnalano una condizione positiva è maggiore l’incidenza degli uomini e di chi esercita nelle regioni nordorientali.
Impatto Covid su Avvocati: Prospettive future
Cosa si aspettano gli avvocati italiani per il futuro? Qui le opinioni si ripartiscono tra:
- Ottimisti: si aspetta un miglioramento della situazione nel corso del 2021 e del 2022 circa un terzo degli avvocati intervistati
- Neutrali: per il 33% la situazione resterà stabile
- Pessimisti: in lieve maggioranza chi ritiene che la situazione peggiorerà, il 36,9% degli avvocati intervistati.
Una lieve vena di ottimismo si rintraccia soprattutto fra:
- le donne, nel 30,5% dei casi si aspettano un miglioramento, contro il 29,2% degli uomini
- chi vive nel Nord est, confida in migliori condizioni nel 32,2% dei casi, contro il 26,8% di Sud e Isole
- gli avvocati under 40: sono ottimisti sul futuro nel 46% dei casi
- gli avvocati con meno di 10 anni di esercizio della professione: si dichiarano positivi nel 46% dei casi
Più pessimisti invece:
- Gli uomini: si aspettano un peggioramento nel 37,7% dei casi, contro il 36% delle donne
- Chi esercita al Sud: nel 40% dei casi prevede un peggioramento della condizione lavorativa
- Gli avvocati over50: in oltre il 43% dei casi si dichiarano pessimisti
- Gli avvocati con oltre 30 anni di esperienza: si aspettano un peggioramento in oltre il 45% dei casi
Impatto Covid su Avvocati e accesso alle misure di sostegno
Il questionario ha indagato anche l’accesso alle misure di sostegno previste dal governo per i professionisti a seguito della pandemia.
Il 61,5% degli avvocati intervistati ha ottenuto il reddito di ultima istanza. A questi si aggiunge il 2,3% che ha ricevuto solo una rata e lo 0,5% che ha visto respinta la richiesta.
Tra chi ha ricevuto il bonus, però, solo il 14% ha considerato adeguata la cifra ottenuta.
Solo il 10% degli studi ha ottenuto la cassa integrazione guadagni, mentre l’83% non ha fatto richiesta, non avendo personale dipendente.
Tra le altre misure economiche:
- il 7,9% degli avvocati intervistati ha richiesto il bonus di 600 euro per l’acquisto di servizi di baby sitting
- il 3,5% ha richiesto la sospensione del pagamento della rate per mutui e finanziamenti a rimborso rateale
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